mercoledì 29 luglio 2009
Vacanze italiane
Sequestrato ospedale ad Agrigento. Solo ora i cittadini scoprono che non era uno stabilimento balneare.
martedì 28 luglio 2009
sabato 25 luglio 2009
ITALIA A DUE VELOCITA'
A Napolitano la Clio,
a Berlusconi la Escort.
giovedì 16 luglio 2009
Italiani brava gente - IV
mercoledì 15 luglio 2009
STRATEGIE. Il potere del web
martedì 14 luglio 2009
lunedì 13 luglio 2009
STRATEGIE. La finta cerimonia
venerdì 10 luglio 2009
STRATEGIE. Il raffreddamento
Cinque NoGlobal sono stati fermati a Roma mentre inscenavano uno spogliarello con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riscaldamento globale. Gli ambientalisti avevano anche esposto uno striscione rivolto ai grandi leader mondiali, che recitava: “Raffreddate il clima, così Berlusconi potrà finalmente tenersi addosso i vestiti”.
Francesco Carrubba
giovedì 9 luglio 2009
STRATEGIE. La mossa delle lavatrici
mercoledì 8 luglio 2009
Sopra la panca la capra camp
Qualche anno fa diedi un esame di Critica e Teoria della Letteratura dedicato al postmoderno. Tra i testi in programma figurava anche il mitico Cesarani R., Raccontare il postmoderno, Bollati Bolinghieri, Torino 1997. Lo lessi con passione e scoprii di essere e di essere sempre stato in tutto e per tutto postmoderno. Ma non è di me che voglio parlare.
Oggi, accendo il computer, mi collego ad internet, navigo un po', mi ritrovo su Repubblica.it. Mi interesso ad un articolo in particolare. Titolo: "Yes we camp! La protesta dei terremotati a L'Aquila". Più che un pezzo scritto, sono diverse fotografie rappresentanti la manifestazione organizzata da alcuni comitati de L'Aquila e concretizzata tramite un'enorme scritta in lettere di plastica bianche apparsa sulla collina di Roio, nei pressi del capoluogo abruzzese. Riprendono chiaramente e in modo intelligentemente ironico lo slogan utilizzato da Barack Obama durante la sua scorsa campagna elettorale.
Subito la mente mi scivola verso i vaghi ricordi di quell'esame sostenuto in una mite Primavera di tre/quattro anni or sono, quando avevo studiato praticamente a memoria la definizione di camp . Copio e incollo:
«Quello del camp è un caso esemplare. La parola, come si sa, deriva dal gergo omosessuale maschile, e indica una banalità, una mediocrità, un artificio, un'ostentazione così estremi da riuscire divertenti o da avere un appeal profondamente raffinato, l'affettazione e l'apprezzamento di modi e gusti che comunemente sono considerati stravaganti, volgari o banali. (Questi tre ultimi aggettivi mi fanno subito pensare ad un uomo molto camp quale Mike Bongiorno. Non ci ho potuto fare nulla, appena li ho letti non sono riuscito a non pensare a lui. Ndr). Andrew Ross ha osservato che l'effetto camp deriva non solo da un senso aristocratico e teatrale di raffinatezza e ironia, ma anche da un sentimento di nostalgia e impotenza. Esso è reso possibile "ogni volta che un oggetto creato secondo un modo di produzione assai più antico e ormai privato del potere di dominare i significati culturali diventa disponibile nel presente, per essere ridefinito secondo le modalità del gusto contemporaneo"
In questo senso i terremotati dell'Abruzzo (e perché no? tutti i terremotati) hanno un non so che di camp. E allora per forza che ho molta più stima per loro che per tutti i leader venuti a commuoversi tra le macerie: questi ultimi di camp non hanno proprio nulla.
Matteo D'Antonio