lunedì 4 gennaio 2010

La "500" che ho comprato per te

Nel febbraio-marzo 1983, io non ero ancora nella pancia della mamma, l'Unione Sovietica resisteva assieme al muro di Berlino e l'Italia, che aveva da poco vinto i Mondiali, guardava la enne edizione del Festival di Sanremo.
Amedeo Minghi salì sul palco dell'Ariston per la categoria "giovani", ma sembrava già vecchio (o comunque era tale e quale a oggi). Tra l'altro, Amedeo Minghi non mi è mai piaciuto, ma nel corso della kermesse eseguì un brano oggettivamente bello: "1950", anche noto come "Serenella". Il testo racconta con poesia una bella storia d'amore ambientata nell'immediato dopoguerra italiano: "la radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te e forse attraverserà l'oceano lontano da noi. L'ascolteranno gli americani che proprio ieri sono andati via e con le loro camicie a fiori colorano le nostre vie...". Con un'intensa interpretazione, Minghi propose una canzone al contempo storica, civile e d'amore, dipinse l'Italia della Liberazione che, passionale e sanguigna, aveva voglia di rinascere dalle ceneri della seconda guerra mondiale: "Serenella, io voglio un bambino".


Oggi è appena iniziato il 2010: mia mamma ripete continuamente di trovarmi un posto fisso con i concorsi pubblici, Obama ogni tanto somiglia a Bush e l'Italia spera di vincere i Mondiali per la seconda volta consecutiva.

Qualche sera fa, durante l'ennesima cena natalizia in famiglia, ho riconosciuto le note della canzone e la voce dell'autore nel sottofondo del nuovo spot Fiat "500". Aguzzando le orecchie, ho avuto l'impressione che le parole fossero state modificate ad hoc. Mi sono detto: "Non è possibile: forse il capitone è avariato e ha alterato le mie percezioni oppure le quantita eccessive di zampone e lenticchie mi hanno ostruito i padiglioni auricolari oppure il pandoro mi ha ricoperto e ovattato le sinapsi. Ho aspettato tre giorni, giusto il tempo di digerire, e ho appurato che il testo è effettivamente cambiato: "Serenella avremo un bambino...crescerà in mezzo a quei colori delle capotes aperte verso il cielo...La nave trasporterà la 500 che ho comprato per te, la guideranno gli americani, lo faranno con sentimento e verso il mare la 500 ci porta via".



Che tristezza. La musica che si appiattisce a pura operazione di marketing mi fa inorridire. Amedeo, perchè l'hai fatto? Avevi bisogno di soldi? Aspetta, fammi controllare, forse ho 20€ in tasca. Ma come: hai azzeccato due o tre canzoni in tutta la carriera e hai pure la faccia tosta di venderti la migliore? Perchè non hai rovinato "Vattene amore"? Tanto "trottolino amoroso dudù dadadà" non può peggiorare ulteriormente. Scusa, il tuo genio creativo non è riuscito a partorire un nuovo pezzo dedicato alla Fiat? Volendo, si poteva anche inciderne il ritornello sulla fiancata della Duna. Amedeo, perchè l'hai fatto?

Francesco Carrubba