(A proposito di moda, riporto un articolo che scrissi su Wikipedia qualche tempo fa).
Il primo meccanismo che in qualche modo può essere indicato come l'antenato della cerniera fu inventato nel 1851 da Elias Howe che brevettò una "chiusura automatica continua per abiti", composta da una serie di ganci uniti da un cordoncino che scorreva su denti metallici. Tuttavia Howe, altrimenti noto come l'inventore della macchina per cucire, non pensò di commercializzare la sua invenzione.
Il primo miglioramento fu portato dall’ingegnere americano di Chicago Whitcomb Judson che il 29 agosto 1893 depositò il brevetto di una “chiusura di sicurezza separabile” (clasp cocker), che aveva come obbiettivo quello di sostituire le stringhe di scarpe e stivali, un dispositivo simile al brevetto del 1851 di Howe costituito da una fila di uncini che si inseriscono in altrettanti occhielli posti in un’altra fila opposta, ganci che potevano essere chiusi o aperti sia manualmente che mediante un attrezzo scorrevole. Per la produzione e la commercializzazione di questo prodotto Judson fondò insieme con il businessman Lewis Walker la Universal Fastener Company, per nome della quale presentò la chiusura, sempre nel 1893, alla Esposizione Mondiale di Chicago. Ma il “clasp cocker”, a causa dell'inaffidabilità del meccanismo, non ebbe il successo sperato.
Dieci anni dopo, nel 1904, al sistema migliorato venne dato il nome di C Curity, che in lingua inglese si legge allo stesso modo di security (sicurezza). Questo dispositivo aveva anche il vantaggio di essere costruito non più a mano, ma con una macchina che lo stesso Judson aveva brevettato nel 1902. Nel frattempo la cosa stuzzicò l'interesse anche di altri inventori. Così nel 1911 comparve un brevetto svizzero che assomigliava già' all’attuale chiusura lampo perché non aveva ganci.
Il sistema sarà poi perfezionato dallo svedese Gideon Sundback, un ingegnere nato in Svezia ma trasferitosi in Canada. Assistente tecnico elettrotecnico, fu assunto nel 1906 alla Universal Fastener Company. La buona abilità di disegno e il matrimonio con Elvira Aronson, figlia del responsabile progetti, condussero Sundback fino alla posizione di progettista capo alla Universal con il compito di migliorare “il fermo lungi dall'essere perfetto” di Judson. Quando la moglie di Sundback morì nel 1911, il marito, addolorato, si dedicò totalmente ai suoi disegni e prima del dicembre 1913, aveva progettato la chiusura lampo moderna. Gideon Sundback aumentò il numero di elementi di legatura da quattro per pollice a dieci o undici, ed ebbe l’idea di fissare la cerniera su due nastri di stoffa per semplificarne l'installazione, aumentando l’apertura per i denti guidati del cursore unico. Il brevetto per “il fermo separabile” fu registrato nel 1917. In quello stesso anno un sarto di New York utilizzò il nuovo congegno per una cintura con tasche data in dotazione ai marinai americani. In quell’anno vennero vendute 24 mila chiusure lampo. E’ proprio a Sundback che gli storici attribuiscono l'invenzione della cerniera. All'inizio venne utilizzata solo per chiudere le piccole taschine poste sulle cinture e le tabacchiere, ma durante la prima guerra mondiale l'esercito americano utilizzò le cerniere di Sundback per chiudere le tasche delle uniformi dei militari. Ma ci vollero venti anni per convincere l'industria di moda a promuovere seriamente la cerniera lampo sugli indumenti.
Il nome popolare "zip" apparve nel 1923 quando la BFGoodrich Company iniziò a produrre delle galoscie di gomma con la cerniera di Gideon alle quali venne dato il nome Zipper Boot. Il successo fu tale che, nel 1934, la ditta produttrice Faestener arrivo' a vendere 60 milioni di pezzi.
L'industria dell'abbigliamento e della moda si avvicinò alla cerniera lampo solo nei primi anni '30, quando una campagna di vendite promosse le cerniere lampo nei vestiti per bambini, facendo leva sull’indipendenza nel vestirsi da sé che i giovani avrebbero avuto grazie alle zip. Fu proprio in quel periodo che la stilista italiana Elsa Schiaparelli utilizzò per prima la cerniera lampo senza nasconderla nel tessuto. L’introduzione definitiva si ebbe nel 1937 grazie ad alcuni stilisti francesi che introdussero la lampo nei pantaloni per uomini. Nel 1937 la rivista di moda Esquire descrisse la cerniera lampo come "innovativa idea sartoriale" e tra i numerosi vantaggi vi trovò quello di "evitare la possibilità di involontari e imbarazzanti errori e disordini" nell'abbigliamento maschile. Il 1° gennaio 1934 fu fondata da Tadao Yoshida in Giappone la YKK (Yoshida Kogyo Kabushikikaisha), ancora oggi la più grande azienda di cerniere lampo. La YKK con 36.000 dipendenti che lavorano in 257 impianti produttivi e uffici in 66 Nazioni nel mondo, produce 2 milioni di Km di cerniere lampo ogni anno. Da allora la storia della chiusura lampo e' ricca di innovazioni e anche di radicali cambiamenti e a partire dal secondo dopoguerra il metallo viene sostituito da materiali sintetici. Una rivoluzione che ha investito soprattutto le macchine che costruiscono le chiusure lampo. Intanto nuove e insospettabili applicazioni si stanno delineando. Esse riguardano chiusure per oggetti sia molto piccoli che molto grandi e, addirittura, la chirurgia. In questo ultimo campo si e' alla ricerca di una chiusura lampo a tenuta d' aria, di materiale chimicamente inerte, capace di sostituire i punti in quelle incisioni che e' necessario aprire piu' volte per accedere a una protesi. Una spinta ulteriore per la cerniera lampo è venuta con la possibilità di apertura su entrambe le estremità, come accade per i rivestimenti, per le merci e per i bagagli.
Marco Pepe
Il primo meccanismo che in qualche modo può essere indicato come l'antenato della cerniera fu inventato nel 1851 da Elias Howe che brevettò una "chiusura automatica continua per abiti", composta da una serie di ganci uniti da un cordoncino che scorreva su denti metallici. Tuttavia Howe, altrimenti noto come l'inventore della macchina per cucire, non pensò di commercializzare la sua invenzione.
Il primo miglioramento fu portato dall’ingegnere americano di Chicago Whitcomb Judson che il 29 agosto 1893 depositò il brevetto di una “chiusura di sicurezza separabile” (clasp cocker), che aveva come obbiettivo quello di sostituire le stringhe di scarpe e stivali, un dispositivo simile al brevetto del 1851 di Howe costituito da una fila di uncini che si inseriscono in altrettanti occhielli posti in un’altra fila opposta, ganci che potevano essere chiusi o aperti sia manualmente che mediante un attrezzo scorrevole. Per la produzione e la commercializzazione di questo prodotto Judson fondò insieme con il businessman Lewis Walker la Universal Fastener Company, per nome della quale presentò la chiusura, sempre nel 1893, alla Esposizione Mondiale di Chicago. Ma il “clasp cocker”, a causa dell'inaffidabilità del meccanismo, non ebbe il successo sperato.
Dieci anni dopo, nel 1904, al sistema migliorato venne dato il nome di C Curity, che in lingua inglese si legge allo stesso modo di security (sicurezza). Questo dispositivo aveva anche il vantaggio di essere costruito non più a mano, ma con una macchina che lo stesso Judson aveva brevettato nel 1902. Nel frattempo la cosa stuzzicò l'interesse anche di altri inventori. Così nel 1911 comparve un brevetto svizzero che assomigliava già' all’attuale chiusura lampo perché non aveva ganci.
Il sistema sarà poi perfezionato dallo svedese Gideon Sundback, un ingegnere nato in Svezia ma trasferitosi in Canada. Assistente tecnico elettrotecnico, fu assunto nel 1906 alla Universal Fastener Company. La buona abilità di disegno e il matrimonio con Elvira Aronson, figlia del responsabile progetti, condussero Sundback fino alla posizione di progettista capo alla Universal con il compito di migliorare “il fermo lungi dall'essere perfetto” di Judson. Quando la moglie di Sundback morì nel 1911, il marito, addolorato, si dedicò totalmente ai suoi disegni e prima del dicembre 1913, aveva progettato la chiusura lampo moderna. Gideon Sundback aumentò il numero di elementi di legatura da quattro per pollice a dieci o undici, ed ebbe l’idea di fissare la cerniera su due nastri di stoffa per semplificarne l'installazione, aumentando l’apertura per i denti guidati del cursore unico. Il brevetto per “il fermo separabile” fu registrato nel 1917. In quello stesso anno un sarto di New York utilizzò il nuovo congegno per una cintura con tasche data in dotazione ai marinai americani. In quell’anno vennero vendute 24 mila chiusure lampo. E’ proprio a Sundback che gli storici attribuiscono l'invenzione della cerniera. All'inizio venne utilizzata solo per chiudere le piccole taschine poste sulle cinture e le tabacchiere, ma durante la prima guerra mondiale l'esercito americano utilizzò le cerniere di Sundback per chiudere le tasche delle uniformi dei militari. Ma ci vollero venti anni per convincere l'industria di moda a promuovere seriamente la cerniera lampo sugli indumenti.
Il nome popolare "zip" apparve nel 1923 quando la BFGoodrich Company iniziò a produrre delle galoscie di gomma con la cerniera di Gideon alle quali venne dato il nome Zipper Boot. Il successo fu tale che, nel 1934, la ditta produttrice Faestener arrivo' a vendere 60 milioni di pezzi.
L'industria dell'abbigliamento e della moda si avvicinò alla cerniera lampo solo nei primi anni '30, quando una campagna di vendite promosse le cerniere lampo nei vestiti per bambini, facendo leva sull’indipendenza nel vestirsi da sé che i giovani avrebbero avuto grazie alle zip. Fu proprio in quel periodo che la stilista italiana Elsa Schiaparelli utilizzò per prima la cerniera lampo senza nasconderla nel tessuto. L’introduzione definitiva si ebbe nel 1937 grazie ad alcuni stilisti francesi che introdussero la lampo nei pantaloni per uomini. Nel 1937 la rivista di moda Esquire descrisse la cerniera lampo come "innovativa idea sartoriale" e tra i numerosi vantaggi vi trovò quello di "evitare la possibilità di involontari e imbarazzanti errori e disordini" nell'abbigliamento maschile. Il 1° gennaio 1934 fu fondata da Tadao Yoshida in Giappone la YKK (Yoshida Kogyo Kabushikikaisha), ancora oggi la più grande azienda di cerniere lampo. La YKK con 36.000 dipendenti che lavorano in 257 impianti produttivi e uffici in 66 Nazioni nel mondo, produce 2 milioni di Km di cerniere lampo ogni anno. Da allora la storia della chiusura lampo e' ricca di innovazioni e anche di radicali cambiamenti e a partire dal secondo dopoguerra il metallo viene sostituito da materiali sintetici. Una rivoluzione che ha investito soprattutto le macchine che costruiscono le chiusure lampo. Intanto nuove e insospettabili applicazioni si stanno delineando. Esse riguardano chiusure per oggetti sia molto piccoli che molto grandi e, addirittura, la chirurgia. In questo ultimo campo si e' alla ricerca di una chiusura lampo a tenuta d' aria, di materiale chimicamente inerte, capace di sostituire i punti in quelle incisioni che e' necessario aprire piu' volte per accedere a una protesi. Una spinta ulteriore per la cerniera lampo è venuta con la possibilità di apertura su entrambe le estremità, come accade per i rivestimenti, per le merci e per i bagagli.
Marco Pepe
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