giovedì 7 maggio 2009

Italiani brava gente - Atto II

La notizia della creazione, a Foggia, di una linea dell'autobus espressamente riservata agli extracomunitari risale a poco più di un mese fa. Forse ispirato dalla soluzione pugliese, il deputato leghista Matteo Salvini ha esposto oggi a Milano in Piazza Della Scala in occasione della presentazione delle liste elettorali della Lega Nord per le prossime elezioni provinciali, il suo progetto per il miglioramente del servizio di pubblico trasporto nel capoluogo lombardo, anche di recente protagonista di disservizi che lo hanno spinto al collasso in occasione dell'ultima ondata di maltempo. Salvini, presentando i candidati leghisti, ha infatti chiesto che a Milano vengano espressamente destinate delle carrozze ai "milanesi", unici autorizzati a viaggiare all'interno delle suddette. Raffaella Piccinni, compagna di partito di Salvini, ha immediatamente ripreso il collega specificando meglio la proposta leghista: "Meglio vagoni per soli extracomunitari". L'identificazione del vagone corretto, in effetti, apparrebbe così più immediata e non lascerebbe a nessuno possibilità di fraintendimento. E, come si è immediatamente premurata di sottolineare la Piccinni, "ci sarebbe più sicurezza". Sopraggiunte le critiche di tutto lo schieramento politico, i due hanno prontamente chiarito quanto volevano dire. La Piccinni, cadendo dalle nuvole, ha immediatamente confermato che le sue dichiarazioni avevano preciso intento provocatorio. Salvini ha messo in chiaro: "La mia proposta sarà valida tra dieci anni se la sicurezza nei trasporti pubblici meneghini non cambierà." E poi ha precisato: "I posti saranno riservati ai milanesi, sì, ma di ogni razza e colore." Salvini è pregato di spiegarmi su quale vagone a questo punto dovrò viaggiare ogni mattina mentre da studente (passaporto italiano e svizzero, residenza a Como) cercherò di raggiungere l'università. Non potendo salire su quello destinato ai "milanesi di ogni razza e colore", preclusomi dal mio risiedere fuori città e provincia, dovrò viaggiare su quello destinato agli extracomunitari in virtù del mio passaporto extracomunitario? Oppure, data la doppia cittadinanza, sarò autorizzato straordinariamente a viaggiare insieme agli italiani generici ("di ogni razza e colore", ovviamente)? Non esporrei però così tutti i milanesi viaggianti ad un incremento della loro insicurezza a bordo?

Philip Di Salvo

1 commento:

  1. Ma quali extracomunitari, poi? Tutti i non milanesi sono "extracomunitari" a Milano? Siamo tornati a PRIMA dell'età comunale e ai dazi feudali? E che cazzo di idea del mondo è quella secondo cui i diritti fondamentali dell'individuo dipendono dalla provenienza geografica o il colore della pelle? E' solo ripugnante, disgustoso razzismo. I mezzi pubblici separati per bianchi e neri erano nel Sud Africa dell'apartheid e negli stati SEGREGAZIONISTI del sud degli Stati Uniti. Bob Kennedy telefonò a George Wallace (il governatore razzista della Georgia) durante l'affair Rosa Parks e gli disse "O quella donna si siede su quell'autobus, o mando i marines e la Georgia non sarà più il cinquantunesimo stato dell'Unione". 45 anni fa. Il razzismo è stato condannato dalla Storia. Punto.
    E il fatto che il porco pappone fascista al governo rubrichi come "una battuta" il più sordido razzismo è più grave di un'approvazione esplicita.

    Alessandro Ronchi

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