venerdì 9 ottobre 2009

La politica dei Cittadini


I due consigli comunali aperti al pubblico e trasmessi in diretta tv (lunedì 5 e giovedì 8 ottobre scorsi) hanno senz'ombra di dubbio un merito, forse non pratico, dato che le decisioni in merito alla questione paratie sono state rinviate a nuova data per via dei numerosi interventi dei consiglieri, ma certamente politico, e nel senso più pieno del termine. Hanno mostrato ai cittadini, hanno avvicinato i cittadini a quella cosa un po' oscura che è la politica locale. Hanno mostrato come essa si svolga, cosa sia, chi la faccia e quali siano i suoi ruoli. Hanno fatto scoprire ai cittadini di Como cosa la politica può essere, cosa la politica è. Hanno fatto riscoprire agli abitanti di essere anche Cittadini, hanno evidenziato come la politica sia, prima di tutto, non solo uno schieramento di parti contrapposte, ma partecipazione. Hanno scoperto come l'amministrazione del Comune li riguardi da vicino al pari della politica nazionale, con cui, paradossalmente, è più facile venire in contatto. Hanno scoperto, tardivamente, come è da tradizione cittadina, come quella politica così spesso disprezzata, svilita, sia in realtà parte integrante del vivere comune, dell'essere parte di una città. Hanno scoperto, questi novelli Cittadini, dopo anni di torpore, che la loro partecipazione non solo conta, ha un peso, ma è il fondamento di quello di cui i consiglieri vanno a discutere. Serviva un muro che oscura il lago, il paradosso più assurdo per una città che fa del suo paesaggio la principale fonte di attrattiva, si è dovuti arrivare forse fin qui per risvegliare le coscienze dei Cittadini, ma forse è successo e forse la cittadinanza di Como inizierà a riflettere anche sulle sue passate assenze. Hanno scoperto che partecipare in prima persona alla politica locale non solo è possibile, ma è - accidenti! - normale. Ovvietà, può darsi, ma ovvietà che è bello vengano riscoperte nuovamente. Lunedì scorso circa duecento persone affollavano Palazzo Cernezzi per seguire in prima persona i lavori del Consiglio. Hanno forse scoperto, i Cittadini di ogni colore, che quei nomi spulciati superficialmente sui quotidiani locali, sono volti e sono parole: hanno scopero che possono essere ottimi amministratori, tecnici puntigliosi, eccellenti oratori, o politici scadenti e inadeguati. Hanno scoperto magari la differenza tra un consigliere e un assessore, tra la maggioranza e l'opposizione. Hanno applaudito e urlato, hanno contestato e approvato. Hanno scoperto, magari, che la politica non è solo colore e militanza, ma prima di tutto Vita attiva, che si può essere avversari politici, scontrarsi e accusarsi, ma si è, tutti, prima di tutto Cittadini. Uno status, quello di Cittadino, che non piove dal cielo, ma cui si ha diritto. Uno status che è bene ricordarsi di avere, difenderlo, mostrarlo con orgoglio e, ogni tanto, guadagnarsi sul campo.

Philip Di Salvo

1 commento:

  1. Forse hanno scoperto, è vero. Ma quanto impiegheranno a dimenticare di nuovo?

    Una curiosità: perchè nella foto, in primo piano, c'è Gino Paoli?

    Francesco

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