sabato 17 ottobre 2009

Lo "stravagante" giudice Mesiano

Sotto la guida sapiente del prode Claudio Brachino, i giornalisti di regime di “Mattino 5”, programma mattiniero di approfondimento che non si sa bene cosa approfondisca nel senso che di profondo c’è solo lo sdegno che si prova nel momento in cui malauguratamente lo si guardi, hanno pedinato (letteralmente pedinato) di nascosto Raimondo Mesiano, uno dei giudici del Tribunale di Milano che nel caso “Mondadori” ha condannato Fininvest a pagare 750 milioni di euro facendo prendere un coccolone a Papi, il quale ancora oggi non riesce a capacitarsi che una parte della giustizia italiana continui a funzionare in maniera imparziale e in difesa della Costituzione. Il servizio, andato in onda su Canale 5, documenta il giorno libero del magistrato.

http://www.youtube.com/watch?v=tYg9JEVSMCA

In effetti, è inaccettabile. Come può "giudicare" in maniera oggettiva un uomo che nel suo giorno libero va dal barbiere? Ma stiamo scherzando...Un uomo che - pensate - si siede su una panchina? Un uomo che si ferma al semaforo? (A Milano, a Napoli, a Catania e in tutta Italia, chi si ferma al semaforo - a piedi o in macchina - è sempre guardato con sospetto) Un uomo inconcepibile, che si accende una sigaretta? Un uomo, poi, “stravagante e strano” al punto da indossare calzini azzurri? Nel commento al servizio, l’illuminato editorialista comasco Alessandro Sallusti non ha avuto la bontà di spiegare alle casalinghe, ai pensionati e ai milioni di telespettatori italiani che i giudici, per essere persone perbene, dovrebbero andare a escort, pippare di coca e organizzare festini, come fanno tutti.

Francesco Carrubba

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