giovedì 4 giugno 2009

Vincere


Consigliata la visione di Vincere di Marco Bellocchio, altrimenti detto il film peggio recensito del maggio italiano 2009. Superando chi dice che è troppo documentaristico perché nei risvolti di una qualche pregnanza storica si permette di inserire dei filmati originali, scavalcando chi cerca l’analogia tra la moglie ripudiata del giovane Mussolini e quella decisa a divorziare del vecchio Silvio B. e ancora scartando chi giudica Ida Dalser l’unica capace di andare contro il fascismo (interpretazione a sostegno del pregiudizio secondo cui taluni commentatori vedono una pellicola diversa da quella proiettata nelle sale) si assiste a una tragedia basata sulla variazione dei rapporti di forza, sottolineati dalla potenza immaginativa della fotografia di Daniele Ciprì. Da subito è evidente la sproporzione dell’amore della Dalser nei confronti del direttore dell’Avanti, determinato solo a spingersi al di là della mediocrità generale, divenendo interventista se necessario. Inibito nell’accettare i soldi che la Dalser gli mette a disposizione per aprire Il Popolo d’Italia, il giovane Mussolini alterna il rapporto con Ida a quello con Donna Rachele fino al ripudio di quella non destinata ad incarnare l’ideale della brava donna fascista. A partire dal rinnegamento il film rallenta: quanto la prima parte è vivida, partecipata, piena di risse in galleria e città che salgono, tanto la seconda è opaca, fondata unicamente sulla ripetizione e il soffocamento dell’appello della Dalser a riconoscerla come moglie di Mussolini e madre del suo primogenito. Le immagini evocative si fanno meno frequenti, Mussolini diviene un’icona aliena alla vicenda e al centro di ogni inquadratura si posiziona la Mezzogiorno che ribadisce la sua verità. Il rapporto di forza è divenuto inesistente per quanto è sbilanciato: da una parte il duce, i suoi sostenitori, i suoi funzionari e non ultime le legittimazioni avute in quanto uomo della provvidenza, dall’altra Ida Dalser e il figlio, interdetti e separati. Vincere in questi casi diviene solo questione di tempo.

Elisa Mariani

1 commento:

  1. vorrei proprio vedere il film, ancora di più dopo questa bella recensione

    Francesco

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