lunedì 21 settembre 2009

IL RISCHIO… DI INNAMORARSI!

a Tata


andarsene era scritto però “ciao ciao” , bella ragazza che, non m’hai capito mai… “ciao ciao”

di F. De Gregori



Chi conosceva intimamente Pasolini racconta che il Poeta era ben consapevole di mettere a rischio la propria incolumità fisica pur di coltivare le proprie frequentazioni nelle periferie più recondite di mamma Roma. C’è da crederci, sì, perché Pasolini era proprio così: quando si innamorava di idee o persone era disposto a rischiare fino in fondo, fino al buio del non ritorno. Un rischio simile, sul piano affettivo e sentimentale, lo corriamo in molti, nel piccolo delle nostre esistenze, e molto spesso persino inconsapevolmente. È il rischio di innamorarsi, di lasciarsi prendere, rapire, ammaliare da cose o persone che non di rado si rivelano quelle sbagliate. Mi si potrebbe obiettare che l’innamoramento è qualcosa di gioioso, di positivo, di vitale, e che non si può associare al concetto di rischio, che invece reca in sé un’accezione non troppo buona, non troppo rosea. Non lo so più se è davvero così, e non lo so più per varie ragioniViviamo senza dubbio in un mondo che pare sempre più materiale, sguaiato, in via di continuo imbarbarimento, dove tutto ciò ch’è fisico prevale con brutalità, con arroganza, su ciò che invece è nobile e sentimentale, su ciò che per definizione è più impegnativo, su ciò che richiede un maggiore coinvolgimento a livello di cuore e di intelletto lasciando per un istante da parte tutto il resto. Questo stato di cose mi porta ad affermare che innamorarsi per davvero è uno dei vari e grandi rischi del nostro tempo; il rischio appunto di rimanere troppo “presi”, troppo rapiti dentro, di essere troppo sinceri, infervorati ed appassionati nel vivere una storia d’amore o anche soltanto d’amicizia. Ne consegue che quando tutto miseramente fallisce, magari anche a causa di molteplici fattori esterni che tu non sei in grado di dominare, e per disgrazia sei una persona leale, ti rimangono addosso ferite notevoli, ed il dolore che senti è tutto e solo tuo. Parliamo di tagli profondi che soltanto il tempo è in grado di medicare sino a guarirti, che puoi risanare e spazzar via soltanto sforzandoti ed impegnandoti, cercando con vigore e con tenacia di continuare a vivere col buonumore e la serenità di sempre, restando in pace con te stesso, e - perché no ? - innamorandoti nuovamente. Già, perché - come disse Totò nella sua saggezza napoletana ed assoluta - noi siamo uomini, non caporali, siamo persone con sentimenti e stati d’animo, ed io ritengo che sì, innamorarsi è un rischio per le ragioni sopra argomentate, ma è però anche una sorta di scommessa che bisogna necessariamente compiere… Se è vero che il tempo è galantuomo, come reputo, le persone “con la schiena diritta” verranno, presto o tardi, ripagate. Ha tutta la ragione del mondo Jovanotti, nel momento in cui, nel suo brano “Fango” canta di “un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi”. Quando per la prima volta l’ho ascoltato mi sono sentito davvero in ottima compagnia: qualcun altro ritiene ancora che l’innamoramento, soprattutto oggi giorno, è una strada che richiede un non indifferente coraggio … ma ne val bene la pena!!!


Nicola Battaglia

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